Il software.

Il confine, il segno tra il chiaro e lo scuro, il filo di corrente che cinta le vacche al pascolo, l’hardware, finito il cibo si devono spostare in un’altra cinta e via così, per le vacche…   Il serpente striscia tra i sassi arroventati, sfrega su pagine scabrose, pomice di sogni avvelenati, tra i piediContinuaContinua a leggere “Il software.”

Esperimento.

Piacevole disordine, colori sparpagliati ad arte, le erbacce son piene di fiorellini graziosi, api ronzano golose, profumi fatati per far l’occhio abituato, onde si frangono alla prua, il vento gonfia la vela e prende via l’avventura.   Sorsi d’acqua a questionar lo stato, quel che respira la polvere amara dell’illusione, nudo l’essere libero e fecondo,ContinuaContinua a leggere “Esperimento.”

La zattera.

Terra bruciata, silenzio tra le sfere, pallone scoppiato d’accezione enigmatica, poeta mongolfiera a librarsi sull’alte vette, basta un sassolino, zavorra la catena impiastricciata al fango sapere, libero giocondo uno zero tondo intorno al mondo, satellite disingranato fusto spiantato nel zig zag d’un fulmine lanciato, tuona e rimbomba lontano, acqua viva, l’onda ed il passar sull’ContinuaContinua a leggere “La zattera.”

Botte piena e moglie ubriaca.

Gli effetti dell’affollamento fan cagnara ma la causa resta ignara, cani e porci non son fatti che per stare con i matti,   mondo boia non conviene perché a patti non si tiene, frusta e forca fanno testo cosa vana è tutto il resto.   Van le bestie a raccattare cosa han messo a seminare,ContinuaContinua a leggere “Botte piena e moglie ubriaca.”