Tornar uno quel che pare per volare su Nettuno pesca all’amo col sapore che al cuore fa richiamo tutto quel che rima in coda se soffrire è solo moda libertà non è parola tra le spine di un aiola il suo aspetto non ha paure e neppure un cancelletto ContinuaContinua a leggere “Colorando un file.”
Archivi mensili:settembre 2017
Fantasia vagabonda
Fantasia vagabonda. Cerca l’arco teso il bersaglio da centrare qualche cosa c’al prurito val la pena di grattare, ci son polli quagli e allocchi tutti quanti con bei gnocchi ma non gusta per tirare, caccia cerca quel che freme sangue fresco che non teme, dell’idea che par bella ContinuaContinua a leggere “Fantasia vagabonda”
Ermetico doc.
Tomba d’anni velata la carne l’abito di una suora dimenticata sotterrata da scudi di ferro per causa ignara d’effetto e d’affetto, dorme nel sepolcro, sogna paesaggi incantati la cagna in calore, represso, mai smesso, con permesso di confessore. Rimbalza il testimone sui picchi del tempo teatro di scheletriContinuaContinua a leggere “Ermetico doc.”
Contra punctum.
Un libro da aprire la natura, sogni illusioni… un gran magna magna, fontana di giovinezza, ospizio per poveri vecchi, giocattolo tra le fauci del tempo, deposito d’aria, macina di denti affamati, rutti scoregge… Scorre dalle vette innevate precipita cascata di vita slingua il fiume allargandosi a mare onde uragano oceano alle nuvole il ventoContinuaContinua a leggere “Contra punctum.”
Figure di passaggio.
Prospettiva all’infinito indirizzata al cul de sac sul mare ondato a paccottiglia mal galleggia la bottiglia abbottonata nel suo frac. Zooma lingua di memoria ricordare un mal di dente zombie d’anni giù impilati sulla coda del serpente lecca solo quel dolore fatto cerchio nel suo amore brilla luce snaturata che la coda s’è mangiata.ContinuaContinua a leggere “Figure di passaggio.”
Serenata.
Occasioni da cogliere sull’albero del caso in giro per la vita andando a naso cova l’idea intanata a casa che dal teatro di illusi se n’era ’vasa re regine conti e duchesse fan girotondo sulle carni lesse foglie ingiallite d’un vecchio bosso che tremulo vento conduce al fosso. Suona la lira un satiro stancoContinuaContinua a leggere “Serenata.”
Sfumature.
Amante distratta sulla strada puntato il mirino saetta affilata si lancia boato di tuono esplosione s’alza l’onda lunga lingua a leccare il culo della questione “un bestione si sa ma fa l’occasione” sfumature le parole pennellano il padiglione la cracia dei piedi per il lungo cammino il sentieroContinuaContinua a leggere “Sfumature.”
Parole.
Acqua che scorre da un rubinetto chiuso s’immagina folletti tra i fiori scambiarsi le mutande quadri con picche puntute finestre aperte sul sentiero la notte tra i rami del bosco filtrano i raggi di luna il ragno li tesse tappeto volante in viaggio nella fantasia polvere di deserto arido tempio fra le stelle la semplicitàContinuaContinua a leggere “Parole.”
La guerra di Piero.
Le tante facce dell’io in fondo al pozzo eco frangente di specchi smarriti stigmate datate su un disco gettonato al juke box, suona la nenia chi questo e chi quello quando non resta che fottersi la noia “la vita uno straccio gettato al pattume” senza ricordi rubinetto di ore sgocciola piano sul filo d’un fioreContinuaContinua a leggere “La guerra di Piero.”
L’uccello.
Far cicala tutto l’anno vita beata senza affanno ricco solo d’aver niente da spartir con altra gente contro il fato che bombarda peta il culo a banda larga splende il sole o tuona lampo non si piega dal suo stampo. Odio e amore non conosce nel grattarsi tra le cosce arde fuoco di passioneContinuaContinua a leggere “L’uccello.”